Avanti! digitalizzato

Consultare il quotidiano

Presso la Teca digitale del Senato della Repubblica è possibile consultare le copie digitalizzate dell’Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano.

L’Avanti! è uno dei giornali, più rilevanti della storia politica italiana. Pubblicato per la prima volta a Roma nel 1896 in seguito allo straordinario risultato elettorale ottenuto dal Partito socialista nelle elezioni del 1895, il quotidiano diventerà da allora un punto di riferimento irrinunciabile all’interno del dibattito politico e culturale della penisola, raccogliendo nelle sue pagine gli articoli dei maggiori leaders politici del socialismo italiano e degli esponenti, tra i più prestigiosi, della letteratura del tempo.
La storia dell’Avanti! è dunque la storia d’Italia non soltanto perché il quotidiano ne fu attento e critico testimone, ma perché dalle sue pagine si mossero idee, programmi e orientamenti politici che, attraverso la penna in primo luogo dei suoi direttori – da Leonida Bissolati a Claudio Treves, da Benito Mussolini a Pietro Nenni, da Riccardo Lombardi a Sandro Pertini – contribuirono a determinare il corso stesso degli eventi.

Le annate disponibili

Presso la Teca digitale del Senato della Repubblica

E’ possibile consultare:
Dal 1896 all’ottobre 1926, l’edizione nazionale di Milano
Dal dicembre 1926 all’aprile 1935, l’edizione di Parigi
Il 1945 (dal 26 aprile al 30 dicembre)
Dal 1946 al 1965, l’edizione di Milano
Il 1966 (dal 1° luglio al 30 dicembre)
Dal 1967 al 1976, l’edizione di Milano
Il 1977 (dal 1° giugno al 31 dicembre)
Dal 1978 al 1993, l’edizione di Milano

Dal dicembre 1918 al dicembre 1920 è presente anche l’edizione di Torino (lac.)
Dal 1951 al 1954 è presente anche l’edizione di Torino

Presso l’Istituto Salvemini

Sono disponibili a richiesta le copie ad alta definizione per la stampa

La digitalizzazione

Il progetto di digitalizzazione è stato reso possibile dal contributo di
Regione Piemonte – Direzione Regionale Cultura
Compagnia di San Paolo di Torino

Un particolare ringraziamento va alla Biblioteca della Critica Sociale di Milano che ha messo a disposizione la propria raccolta cartacea del secondo dopoguerra e ha sostenuto l’onere di una parte della digitalizzazione, consentendo così che si potesse portare a termine l’iniziativa.