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Conflitti, lavoro e migrazioni – Quattro “lezioni recitate”

 Autore: Anna Delfina Arcostanzo, Valentina Cabiale, Leonardo Casalino e Franco Pezzini  Categoria: Altri Editori
 Descrizione:

Gli intellettuali italiani presero intensamente posizione
sulla Grande Guerra e il confronto investì il terreno
letterario e artistico non meno di quello politico.
Crescente era infatti la consapevolezza, pur variamente e
non di rado contraddittoriamente argomentata, che
l’imminente guerra sarebbe stata una svolta epocale, la
fine di un mondo e che il presente si sarebbe, nel giro di
pochissimi anni, trasformato in quel “mondo di ieri” di
cui scrisse Stephan Zweig nel 1942, ma che era già stato
anticipato da moltissimi altri ben prima del fatale 1914,
anche se pochi furono coloro capaci di coglierne
interamente tutte le conseguenze e implicazioni.
In certo qual modo i termini stessi della discussione
intellettuale prefigurarono le linee di un dibattito che si
sarebbe misurato in seguito sulla fine dell’ordine politico,
sociale, civile e culturale della vecchia Europa. È
significativo che tali intuizioni e premonizioni fossero
appunto di scrittori, artisti, poeti ben più che di politici e
statisti.
Il presente volume sintetizza alcune di queste voci
nell’uno e nell’altro schieramento, interventisti o
neutralisti, a partire naturalmente dalle posizioni espresse da Carlo Emilio Gadda nel suo Giornale
di guerra e di prigionia e nel Taccuino di Caporetto. In appendice il testo teatrale Gaddus alla
Guerra Grande ispirato a quel Giornale.


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