Io ero il daziere e lui un mediatore. Partigiani e fascisti nei paesi dell’Oltrepò Pavese

Il carattere “civile” della guerra partigiana emerge in modo particolarmente forte nell’Oltrepò
pavese, dov’è inasprito dalla presenza di formazioni fasciste famose per la loro violenza.
Tutto questo viene alla luce in modo drammatico dai racconti di alcuni ex partigiani della
Divisione Valle Versa Dario Barni, che ben documentano la realtà di una guerra che
contrappone abitanti dello stesso villaggio. I ricordi dei protagonisti vengono però indirizzati
anche sul vissuto individuale della vita in montagna, sulla formazione politica e
sull’orientamento ideologico socialista delle Brigate Matteotti. Fonti scritte e fonti orali si
intrecciano a sottolineare il rapporto tra storia e memoria, tra le ricostruzioni ufficiali e il
mosaico delle esperienze soggettive, e mostrano come la storia locale possa contribuire a
cogliere e a mettere meglio in luce alcuni aspetti meno noti, ma non per questo meno
importanti, del biennio ‘43-‘45.

Anna Balzarro, che ha conseguito un Diplôme d’ études approfondies, un dottorato di
ricerca all’ École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e all’ Università degli studi
di Cagliari, lavora da anni sulla storia e sulla memoria della Resistenza. Ha pubblicato: Le
Vercors et la zone libre de l’Alto Tortonese. Récits, mémoire, histoire, Paris, L’Harmattan,
2002. Di prossima uscita, presso l’Editore Biblink di Roma, un lavoro sulle bambine durante il
fascismo.