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Spagna controrivoluzionaria. Il “Manifiesto de los Persas” (1814)

 Autore: Nicola Del Corno  Categoria:  Editore: Edizioni dell'Orso  Pubblicato: 2024  Lingua: Italiano
 Descrizione:

Fra le motivazioni politico-istituzionali che indussero Ferdinando VII,
rientrato da poco sul suolo spagnolo nella primavera del 1814, a rifiutarsi
di giurare la Costituzione del ‘12 e a mettere così in atto il “golpe”
assolutista, vi è da annoverare la presentazione di un lungo documento,
sottoscritto da 69 deputati realisti alle Cortes Ordinarias, guidati da
Bernardo Mozo de Rosales, che invitava il sovrano a cancellare
immediatamente l’operato del Parlamento di Cadice, annullandone ogni
deliberazione ed effetto, per poi procedere, come primo atto della sua
restaurata sovranità, alla convocazione di nuove Cortes secondo le
modalità tradizionali. Il documento, così come fu poi dato alle stampe
nel maggio dello stesso anno, riportava una lunga titolazione, ma passò
immediatamente alla storia come il
Manifiesto de los Persas (e quindi i suoi firmatari furono rinominati “Persas”) per l’esplicito
riferimento, proprio all’inizio del testo, ad una presunta usanza politica vigente nella Persia antica
che prevedeva – per riprendere le parole del testo – di far «trascorrere cinque giorni in anarchia
dopo la morte del loro re, in modo che il ripetersi di assassini, ruberie, e altre disgrazie li obbligasse
a maggiore fedeltà verso il successore». Il Manifiesto nell’edizione originale del maggio 1814 è un
pamphlet di 56 pagine, diviso in 143 paragrafi numerati, di lunghezza assai diversa fra di loro. Al
termine dello scritto, prima delle 69 firme dei suoi sostenitori, vi è una breve, ma accalorata
petizione in cui si riassumono i motivi che avevano spinto i Persas a rivolgersi direttamente al
sovrano per “salvare” le tradizioni politico religiose spagnole in un momento in cui, nonostante la
vittoria militare sulle armate francesi, il quadro generale della nazione pareva lo stesso
compromesso, date le nuove istituzioni politiche sortite dalla Costituzione gaditana che rendevano
Ferdinando un sovrano costituzionale.
Si propone in questa occasione una prima traduzione in lingua italiana, preceduta da una
contestualizzazione storica, politica e storiografica, del Manifiesto de los Persas, il quale riprende o
anticipa – e qui sta il suo interesse in una prospettiva riferibile non solamente alla storia spagnola –
temi e battaglie caratterizzanti la polemica reazionaria europea del tempo quali la totale avversione
nei confronti dei temi portanti della Rivoluzione francese, esplicitati nel famoso trilema LibertéÉgalité-Fraternité.


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