Costruttivismo in Polonia

Si tratta del primo testo in lingua italiana interamente dedicato all’avanguardia polacca fra
gli anni venti e trenta, che si definisce costruttivista. Il libro riordina le vicende storiche del
movimento polacco, attraverso la formazione e la disgregazione dei gruppi principali di
ricerca: Blok, Praesens, «a.r.» e documenta le posizioni ideologiche interne, ponendo
attenzione alle problematiche che investono il pensiero sociale nell’oggettivazione della
pratica artistica, in particolare nel campo architettonico e urbanistico.
Secondo la linea segnata dagli studi più recenti sull’argomento, che tende a non separare
l’Europa orientale da quella occidentale, il libro si orienta sull’analisi del dibattito artistico
internazionale che si svolse fra i diversi centri-città europei e, mantenendo focalizzata
l’attenzione sul territorio polacco, scandaglia l’operato dei suoi protagonisti.
La capacità del movimento costruttivista di arrivare a una creatività funzionale, si esprime
in pittura nella tesi radicale della teoria «unista» di Strzeminski e nell’interpretazione
intuitiva di Staiewski, in scultura nella «composizione dello spazio» di Katarzyna Kobro, in
teatro nelle nuove formulazioni spaziali e della scena, in tipografia nelle geniali
elaborazioni del segno e dell’attribuzione semantica.

Silvia Parlagreco è laureata in lingua e letteratura polacca. Organizza manifestazioni
culturali e mostre dedicate alla Polonia. Ha pubblicato: Tadeusz Kanfor: Gli inizi (1938-
1946) e il catalogo Tadeusz Kantor – Cricot 2. Ha tradotto in italiano, con N. Zarzecka, II
viaggio di Tadeusz Kantor e ha curato, con L. Marinelli, La classe morta di Tadeusz Kantor
e Andrzej Wajda – II cinema, il teatro, l’arte.